Ragionamento spiccio sul futuro della politica vista dai piani bassi.

La politica ai piani bassi è da ripensare e rinnovare, bisogna rendere digeribile il piatto della partecipazione politica, limitandone le frustrazioni generate dalla fatica di valere poco meno di zero.

Idee

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📌🍿LA VIPERA CORNUTA ED IL BISOGNO DI RINASCITA

😊 Ragionamento spiccio sul futuro della politica vista dai piani bassi.

Cosa c’entra questa foto con le premesse a questo post? C’entra che abbiamo bisogno di linfa nuova e in qualche maniera di rinascere.

Avete due opzioni per leggere questo post:

👉🏻 Sorbirvi tutto il pippone a premessa della mia idea di possibile soluzione

👉🏻 Andare subito alla soluzione che trovate indicata da questi simbolo 💡💡💡💡💡💡

😎👉🏻PIPPONE

Giusto un anno fa mi buttai in questa mia “piccola avventura politica”. A un anno di distanza posso dire che sono cambiate molte cose, soprattutto la prospettiva attraverso la quale guardo al mio impegno e a quello altrui.

La campagna elettorale è stata una bella avventura. I primi sei mesi da consigliera comunale di minoranza sono stati un tormento interiore.

Non perché non abbia vinto, più che altro perché mi son resa conto della disastrosa situazione in cui ci si trova quando non si è mai avuto esperienze precedenti.

Sono mesi che mi interrogo, e la triste realtà è che quando si inizia un percorso come il mio ci si rende conto di essere soli, senza mezzi e un po’ frustrati.

Se poi ci aggiungiamo che non me ne frega niente di avere un qualche trafiletto sui giornali ogni morte di papa, allora si che il gioco si fa duro.

Perché a mio avviso ci sono tre modi per impegnarsi politicamente quando sei in minoranza:

1️⃣ Il più facile: stai a guardare

2️⃣ Il più vanitoso: fai finta di fare qualcosa, evidenziando le magagne degli altri (senza proporre soluzioni) per vivere di luce riflessa e strappare qualche riga sulla stampa locale e qualche applauso dagli arrabbiati di turno

3️⃣ La più operosa e difficile: metti da parte la vanità e la pigrizia e inizi a studiare per capire come funziona sia la macchina politica sia quella legislativo-burocratica. Mandi giù tanti rospi: sai che dovrai lavorare ore a fondo perduto perché “te la sei cercata”.

Io ho scelto la 3️⃣!

Ciò mi ha per forza portato a concludere che la politica ai piani bassi è da ripensare e rinnovare completamente. Specialmente se non vuoi affiliarti a qualche partito politico e movimento: non tanto per questioni ideologiche quanto per la necessità di uscire da un certo tipo di equilibri di potere ed alleanze.

Se oggi mi chiedete da che “parte” sto vi rispondo che non saprei scegliere, perché non mi riconosco completamente in nessuna ideologia e soprattutto perché, a livello locale, secondo me poco conta per chi simpatizzi alle politiche, conta quello che riesci a seminare e a raccogliere. Conta la fiducia che sei in grado di portare a casa.

👹 Per questo in questi primi giorni del 2025 sono inca**ata come una vipera cornuta:

dal caso Sala al caso Zaia, dal caso ferrovie e via dicendo.

Tante paccioe e poca sostanza.

Propaganda perenne.

Un cortocircuito vizioso tra politica e organi di stampa.

📛Quando nella quotidianità di una comunità come la nostra i problemi sono ben altri:

👉🏻in primis far quadrare i conti perché di soldi dal governo centrale ne arrivano sempre meno.

Ciò significa che a rimetterci sono i servizi (manutenzione strade, marciapiedi, illuminazione, e via dicendo) che poi sono ciò per cui crediamo di pagare le tasse.

Il lenzuolo è cortissimo e qualcuno rimarrà con il fondoschiena scoperto… con la conseguenza di parecchi mal di pancia.

⁉️E allora? Che si fa??? Possibili soluzioni ne vediamo?

Se volete vi dico la mia. Che riguarda la politica locale.

C’è bisogno di linfa nuova e una visione alternativa.

Per ottenere linfa nuova (io ne so qualcosa vista la difficoltà che ho incontrato per formare una lista) bisogna ripensare tutto da capo, con umiltà e la consapevolezza che ci vuole preparazione per limitare delusioni e perdite di tempo.

Due fattori importanti perché sono ciò che determina l’energia e la costanza che saremo disposti a donare affinché le cose inizino a girare.

Abbiamo bisogno di persone che inizino a partecipare veramente:

chi si lamenta e basta, chi fa il carbonaro nelle retrovie ritenendo sia opportuno siano gli altri a metterci la faccia… hanno stancato anche i sassi.

E io di sassi ne ho pe scarpe piene.

Paradossalmente son da preferire quelli che stanno a guardare e aspettano.

Ma c’è un’alternativa…

SOLUZIONE 💡💡💡💡💡💡

Rendere digeribile il piatto della partecipazione politica, limitandone le frustrazioni generate dalla fatica di valere poco meno di zero.

⁉️Come si fa?

Condividendo sapere, buone pratiche e competenze.

Mettendo da parte la dicotomia destra/sinistra, iniziando a ragionare per “cose da fare” piuttosto che per “poltrone da scaldare”.

📌🔧C’è bisogno di una “scuola pratica per aspiranti amministratori locali”.

Uno sistema attraverso il quale chi ha imparato metta sul piatto la conoscenza acquisita affinché chi si affaccia a questa realtà sia consapevole di che cosa lo aspetta, ma anche e soprattutto non si ritrovi impreparato di fronte al pachiderma della burocrazia e dell’impegno.

👉🏻Perché l’ignoranza genera paura, e la paura genera senso di inadeguatezza che a sua volta dissuade dall’impegnarsi.

♠️♠️C’è molto poco romanticismo ed eroismo nell’impegnarsi nella politica locale.

Ma se lo sai per tempo e ridimensioni le aspettative di gloria…

be’ allora può rivelarsi un’esperienza interessante a livello di crescita personale e di relazioni umane.

✅ Il mio impegno nei prossimi 4anni e mezzo sarà quello di fare del mio meglio per la comunità ma anche di condividere quel che imparerò man mano, sperando che altri ( non solo qui a Cervarese) nella mia posizione abbiano voglia di fare altrettanto.

💡Perché insieme si fa di più e meglio.

Insieme possiamo dare vita a qualcosa di nuovo.

#rancuremose

📷 Foto del 2021 (credo) fatta a Sottomarina.

La signora non la conosco, ma la mia reflex non ha potuto fare a meno di cogliere questo attimo di speranza.