Che impronta voglio dare al nostro futuro?

Buon Anno a tutti noi! E che siano i fatti e non le parole a costruire il nostro futuro!

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Buon Anno a tutti noi!

E che siano i fatti e non le parole a costruire il nostro futuro!

L’ultimo giorno del 2024 è stato per me ricco di pensieri in compagnia di un gran raffreddore.

Una serata passata in famiglia con gli affetti più cari.

Ad ascoltare le parole del nostro Presidente della Repubblica.

Un discorso carico di fatti, di amare constatazioni per il difficile periodo storico che stiamo vivendo, ma anche di speranze per il futuro che verrà.

È un po’ che la questione mi tormenta: affidare il mio futuro a rosee aspettative non mi sembra più la strategia vincente.

Soccombere all’insicurezza che permea l’aria che respiriamo è ancora meno allettante.

Ho maturato la consapevolezza che, nonostante la mia buona volontà, le mie azioni come – del resto le vostre – non avranno un impatto evidente sulla storia, almeno io non vivrò tanto a lungo da poterlo verificare.

Sembra scoraggiante, ma non dobbiamo lasciarci trarre in inganno dall’equivoco che “se non vedo allora non esiste”.

Non lasciamoci contagiare dalla Sindrome di San Tommaso.

E allora mi chiedo:

“Che impronta voglio dare al mio e al nostro futuro?”

La soluzione è semplice: è solo questione di causa ed effetto.

Dobbiamo impegnarci a costruire, arrangiandoci con “quel che rimane”, anche se i risultati nell’immediato saranno poco tangibili.

C’è ancora tanto da “costruire”.

L’immagine che accompagna queste mie righe me lo ricorda sempre con forza.

Un paio di scarpe da lavoro, un secchio, e attrezzi da muratore…

quel che rimase di mio padre a qualche anno dalla sua morte, e che mi rammenta i valori fondanti della sua vita: “la fatica e la pazienza”.

Scarpe per continuare ad andare avanti, un secchio per raccogliere e portare, una cazuola per costruire e una frattazza per rifinire.

E allora Buon Anno e che siano i fatti e non solo le parole a costruire il nostro futuro!

Diamoci una mossa, che per costruire qualcosa di nuovo di lavoro da fare ce n’è

Benvenuta Fatica, Benvenuta Pazienza.

#rancuremose